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Business Process Optimization, flussi di lavoro più intelligenti e produttivi



Per guadagnare competitività in un mercato sempre più globale e digitalizzato, le aziende devono implementare nuovi modelli di Business Process Optimization, con l’obiettivo di aumentare la produttività, migliorare l’efficienza operativa e tagliare sui costi. Per fare questo è necessario interpretare correttamente i dati a disposizione.

Oggi la grande quantità di dati provenienti dall’universo digitale e la disponibilità di strumenti analitici sempre più potenti permettono di individuare gli sprechi e le possibili migliorie. In questo contesto, la capacità di costruire algoritmi e modelli matematici ad hoc per ogni singolo processo aziendale risulta indispensabile allo scopo di disegnare e manutenere flussi di lavoro intelligenti, massimizzandone l’efficacia. 

Per comprendere che cos’è la Business Process Optimization, di seguito ne analizziamo i principali benefici attraverso percorsi ottimali di adozione. A titolo esemplificativo, illustreremo poi alcuni casi d’uso che, grazie a una corretta implementazione, hanno avuto successo. 

Business Process Optimization, quali opportunità? 

Secondo le definizioni più comuni, la Business Process Optimization è una pratica che permette di analizzare i processi esistenti, con l’obiettivo di individuare le inefficienze e razionalizzare i flussi operativi. La finalità ultima è una sensibile riduzione dei costi dell’organizzazione, grazie a un utilizzo più efficiente delle risorse, con conseguente aumento della produttività e dei margini di profitto. 

Riportando qualche esempio concreto, la Business Process Optimization può essere applicata per:  

  1. intercettare eventuali errori e ridondanze all’interno di un flusso operativo, con la possibilità di intervenire per eliminare il problema;  
  2. simulare gli scenari futuri affinché il processo aziendale sia adattivo e quanto più possibile robusto in un contesto incerto; 
  3. anticipare guasti imminenti alle macchine e pianificare la manutenzione affinché non si verifichino rallentamenti o fermi produttivi;  
  4. studiare e praticare le possibili alternative che permettono di aumentare il rendimento delle attività e allocare razionalmente le risorse.  

Di fatto, la Business Process Optimization è un’opportunità decisiva per ogni azienda che voglia aumentare resilienza e proattività per far fronte a un mercato sempre più volatile e in continua evoluzione. Nello specifico, in che modo la Business Process Optimization è in grado di supportare la competitività e la capacità adattiva? Quali sono i vantaggi che restituisce? 

Innanzitutto, la razionalizzazione dei processi permette di elevare i livelli di efficienza e continuità operativa. “Fare di più con meno” è l’imperativo dell’epoca contemporanea e qualsiasi azienda è chiamata a rivedere gli investimenti, pur garantendo il massimo della produttività. Inoltre, la disponibilità dei servizi è un fattore critico di successo, che può decretare la vittoria sulla concorrenza e pertanto deve essere sempre garantita. 

L’analisi dei flussi di lavoro finalizzato alla Business Process Optimization consente di aumentare il controllo sulle attività aziendali, quindi di individuare e correggere tempestivamente possibili violazioni alla compliance normativa (ad esempio, in materia di sicurezza sul lavoro oppure di standard qualitativi del prodotto, evitando di incorrere in sanzioni). 

In un contesto di continua incertezza, la possibilità di simulare e prevedere gli scenari futuri (ad esempio, in riferimento a catena di approvvigionamento, scheduling di produzione o logistica) fornisce strumenti di supporto in fase decisionale, dando indicazioni chiare sulle strategie ottimali per rispondere a eventuali rischi. 

Inoltre, ottimizzare i processi permette di aumentare la qualità dell’output e quindi dei prodotti e servizi offerti al consumatore finale, traducendoli in incrementi di vendite e profitti. Non solo: può avere ricadute positive in termini di sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale dell’attività produttiva. 

Casi reali di Business Process Optimization 

È crescente il numero di aziende italiane che stanno adottando con successo questo tipo di soluzione e che hanno dimostrato particolare efficacia e convenienza grazie all’implementazione della Business Process Optimization. A titolo di esempio, si riportano alcune storie di successo particolarmente significative. 

Grazie a un software per la simulazione predittiva, un’azienda leader del settore siderurgico ha migliorato significativamente l’efficienza degli impianti a colata continua per la produzione di acciaio. L’applicazione permette infatti di simulare il comportamento dell’impianto con particolare attenzione ai processi da ottimizzare, integrando algoritmi e modelli di controllo sulle componenti coinvolte per ottimizzare l’impiego delle risorse così da ridurre consumi e sprechi energetici. 

Nell’ambito di un’iniziativa di Business Process Optimization, un gruppo mondiale specializzato nella costruzione di impianti per la produzione di tensioattivi, detergenti, oli e grassi ha razionalizzato i flussi di lavoro e grazie all’utilizzo di modelli matematici e soluzioni analitiche sviluppate ad hoc, ha potuto valutare il funzionamento e le performance dell’impianto, quindi studiare nuove configurazioni per convogliare le sostanze chimiche sul catalizzatore in modo più efficace. 

Inoltre, l’impiego di algoritmi matematici e software analitici ha permesso a una tipografia online europea di ottimizzare sia il processo di stampa offset sia il nesting di stampa per diverse tipologie di input. I risultati sono stati significativi: una gestione automatizzata delle code di lavoro, l’efficientamento di repliche e scarti ed una riduzione delle tempistiche di consegna.  

Come implementare un percorso di Business Process Optimization 

Gli algoritmi di analisi dati permettono di far emergere le possibili occasioni di miglioramento nelle dinamiche operative e di considerare territori prima inesplorati. Un aspetto cruciale in questo contesto è la parte di data visualization, per trasmettere agli utenti i nuovi insight nel modo più chiaro ed efficace possibile. 

Un progetto vincente di Business Process Optimization, pertanto, si fonda sulla capacità di costruire modelli di calcolo ad hoc e gestire correttamente i dati pertinenti in un percorso strutturato, disegnato su misura per la realtà specifica. 

Innanzitutto bisogna identificare il processo da ottimizzaredefinire gli obiettivi di miglioramento. Si procede quindi con l’assessment allo scopo di analizzare e comprendere lo stato attuale dell’organizzazione e dei flussi operativi. Il cuore del progetto risiede nello sviluppo di modelli matematici e software analitici in grado di identificare e suggerire le migliorie, adattando dinamicamente i processi per raggiungere l’efficienza desiderata. La roadmap continua con la fase di monitoraggio e fine-tuning, nell’ottica di miglioramento continuo e allo scopo di rafforzare ed estendere nel tempo i risultati ottenuti. 

La Business Process Optimization è dunque una pratica complessa che coinvolge competenze multidisciplinari e figure specifiche. Non solo servono conoscenze matematiche e skill informatiche, ma risultano indispensabili anche le capacità di analisi, gestione dei progetti, e revisione dei processi. Il know-how derivante da esperienze pregresse in settori e situazioni analoghe è un fattore critico per la buona riuscita dell’iniziativa. Da qui l’importanza di rivolgersi a un partner qualificato, in grado non solo di fornire tutte le competenze necessarie, ma anche di trasmettere un metodo di lavoro efficace per la gestione di progetti complessi. 

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